Comfort e risparmio: quanto dura l’acqua calda nello scaldabagno?
Lo scaldabagno è tra gli elettrodomestici più utilizzati nelle case degli italiani. Per molte famiglie, questo apparecchio rappresenta il fattore che incide maggiormente sulla bolletta energetica.
Per questo motivo è molto importante conoscere bene il suo funzionamento e usare alcune accortezze nell’utilizzo.
In questo articolo vogliamo darti dei consigli utili, spiegando quanto dura l’acqua calda nello scaldabagno e quanto tempo va tenuto acceso. Temi, questi, che possono aiutarti a fare un uso intelligente di questo elettrodomestico.
Indicheremo, inoltre, alcuni accorgimenti per ottimizzare i consumi evitando sprechi inutili.
Come funziona lo scaldabagno e come risparmiare energia
Prima di spiegare quanto dura l’acqua calda nello scaldabagno è doverosa un’introduzione sul suo funzionamento.Il principio che è alla base di questo elettrodomestico è molto semplice. L’acqua presente nel serbatoio viene riscaldata tramite una resistenza. Quando l’acqua raggiunge una temperatura desiderata, rilevata grazie ad un termostato, lo scaldabagno si spegne. La temperatura massima che l’acqua può raggiungere è di 100°, mentre il tempo che ci mette per raggiungere questo punto varia a seconda di alcuni fattori, come il posto in cui si vive e il periodo dell’anno in cui ci si trova.
Come capire se si sta utilizzando lo scaldabagno in modo scorretto? Se si notano aumenti ambigui delle spese in bolletta, è probabile che vi sia una dispersione termica tra l’acqua riscaldata e l’ambiente esterno. E allora come rimediare? Il fattore principale è il tempo di accensione dello scaldabagno, bisogna spegnerlo quando non è più necessario il suo utilizzo e accenderlo solo quando serve per riscaldare l’acqua utile, ma vediamo in modo più approfondito alcuni consigli su come ottimizzarne l’uso.
Come ottimizzare i consumi dello scaldabagno: alcuni suggerimenti
Tutti gli elettrodomestici hanno un funzionamento diverso. La cosa che li accomuna è che, utilizzati in modo non consono, possono far crescere i consumi in bolletta. Su quest’ultimo aspetto, lo scaldabagno non fa eccezioni. Molte persone non sanno come utilizzarlo, se tenerlo sempre acceso, spegnerlo all’occorrenza, dove posizionarlo e che temperatura massima impostare. Innanzitutto, è necessario capire quanto dura l’acqua calda nello scaldabagno. Il tempo in media è due o tre ore in base alla capacità di contenuto dell’apparecchio, oltre questo tempo è logico immaginare che se il dispositivo viene tenuto acceso (ad esempio per tutta la giornata) è uno spreco inutile di energia, perché la resistenza e il termostato si trovano a lavorare costantemente.
Di seguito ti forniamo una serie di suggerimenti per utilizzare il tuo scaldabagno in maniera corretta, evitando sprechi di energia e, di conseguenza, riducendo l’impatto ambientale:
- Imposta il termostato in base alla stagionalità: per evitare sprechi di energia impostare la temperatura intorno ai 50° nei mesi invernali e 40° in quelli estivi.
- Non utilizzare più acqua del necessario: lo scaldabagno consuma in base alla quantità di acqua utilizzata. Per abbattere i costi ed assumere un comportamento eco-friendly, è necessario utilizzare l’acqua in modo intelligente, per esempio preferendo la doccia al bagno.
- Utilizza i riduttori di flusso: fissare i riduttori di flusso per gestire meglio il getto d’acqua in uscita, in questo modo è possibile salvare il 40% dell’acqua calda.
- Dota lo scaldabagno di un interruttore a tempo: è un interruttore da posizionare direttamente sulla presa di corrente, spegne lo scaldabagno quando non viene utilizzato, ma assicura acqua calda nelle ore prescelte.
- Fa’ attenzione alle dimensioni dell’apparecchio: è importante decidere quale scaldabagno acquistare e di quali dimensioni, in base alle proprie esigenze. È importante ricordare che più l’elettrodomestico è grande, maggiori saranno le risorse impiegate.
- Installa lo scaldabagno nella giusta posizione: la sua collocazione deve essere sempre vicina a dove dovrà essere utilizzato, quindi lavatrice, vasca e rubinetti, in quanto, durante il passaggio nei tubi, l’acqua disperde calore, per cui è bene accorciarne la distanza. È necessario, inoltre, evitare di posizionare l’elettrodomestico vicino a pareti fredde e umide o vicino a finestre, al fine di evitare la dispersione termica.
- Esegui la manutenzione ordinaria: è essenziale porre particolare attenzione alla manutenzione dello scaldabagno, in quanto, spesso accade che si crei un accumulo di calcare sulla resistenza che provoca molti disagi, quali l’aumento del tempo per riscaldare l’acqua e i costi in bolletta più elevati. In questi casi è necessario chiamare tempestivamente un tecnico per risolvere il problema.
A chi affidarsi per l’assistenza e la manutenzione dello scaldabagno
Abbiamo approfondito fin qua quanto dura l’acqua calda nello scaldabagno, come utilizzarlo nel modo corretto e di quanto siano importanti alcuni aspetti come il posizionamento dell’apparecchio e la manutenzione.
Affinché il tuo impianto duri più a lungo e sia più sicuro per chi vive nell’appartamento in cui è montato, è indispensabile eseguire con regolarità la manutenzione dello scaldabagno, così come per tutti gli altri dispositivi termici. In caso di perdite o diminuzione di produzione di acqua sanitaria, chiedi aiuto a dei tecnici specializzati. Se ti trovi a Roma, puoi rivolgerti a Domus Junkers, forniamo un’assistenza completa e costante per assicurarti sempre ottime prestazioni, inoltre, i nostri operatori sono disponibili 7 giorni no stop per darti tutte le informazioni di cui hai bisogno.
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